Sprigiona il tuo Potere (con cautela!)

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Salve a tutti,
dal 22 al 28 novembre il Sole manifesta il suo potere nell’esagramma 34: la Porta del Potere, il Potere del Grande.
Dopo la porta 14 delle Capacità che abbiamo incontrato nei giorni precedenti (vedi transito) ora il Programma Evolutivo ci mantiene sulla stessa frequenza di individuale potenziamento energetico aumentandone, se così ci è concesso dirlo, il “voltaggio”… ovvero la potenza.
Il transito di questi giorni ci mette in contatto col nostro potere individuale. Come già sappiamo fino a inizi febbraio il tema dominante è lo Spirito, la Mutazione, il naturale processo trasformativo di morte e rinascita. Sicché quando parliamo di potere individuale parliamo della nostra unica capacità di rispondere alla vita mutando: infondendo rinnovato Spirito nella Materia.
Per chi ha qualche nozione di Human Design nel momento in cui il Sole è nella Porte 34 automaticamente la Terra è nella sua porta polare 20.
Il che dà origine al canale 34/20 conosciuto come il Canale del Carisma: il Disegno dove i pensieri devono divenire atti.
Il Disegno archetipico di un Generatore Manifestante con autorità sacrale. Che, al di là della tipologia specifica, riguarda un aspetto essenziale/vitale di ogni essere umano e della sua capacità di manifestare se stesso in risposta alla vita, Adesso.
Questa forza vitale che ci condiziona in questi giorni è una forza molto poderosa, la più poderosa a cui possiamo attingere ed è quella forza archetipica e antica che ci ha permesso di sopravvivere tra numerose insidie, resistenze e difficoltà traghettandoci dalla condizione animale a quella umana.
Quella forza che ci ha “indirizzato” in tutti i sensi: sia verso la sopravvivenza che, in funzione della stessa, raddrizzando la colonna vertebrale facendoci assumere la posizione eretta. Questa è la tremenda forza di poter seguire le proprie individuali convinzioni al punto di modificare la realtà (così come la nostra colonna vertebrale e tutto ciò che ne ha conseguito). Questa Forza Carismatica è intesa come la manifestazione del nostro potere individuale nell’Adesso. Usando vecchie espressioni che riflettono una ridotta consapevolezza possiamo dire che questa forza è la capacità di imporci alle forze della natura per riuscire a sopravvivere alle circostanze avverse. Usando espressioni più consapevoli possiamo descrivere questa forza come l’individuale capacità di connetterci (armonizzarci) alle forze della natura e fluire con esse in reciproca prosperità: nell’Abbondanza, nell’auto-realizzazione del nostro autentico proposito di vita che altro non è che essere soddisfatti di quello che siamo e facciamo.
Qui sta il “nostro” Potere di realizzare, creare, costruire la nostra realtà. Che inevitabilmente per essere funzionale alla piena realizzazione dev’essere un potere guidato dallo Spirito, dal nostro Sé e, per tanto, implicitamente al Servizio del Bene Comune ovvero della Vita (che è la fonte del Potere stesso).
Tuttavia questa Forza può essere sempre contrastata (e nello stesso tempo stimolata/provocata) dal Lato Oscuro ovvero il Non sé: l’identificazione mentale con ciò che non siamo, con quello che crediamo e vogliamo essere secondo condizionamenti esterni che non hanno nulla di naturale ed autentico per noi.
Questa forza ci ha permesso di sopravvivere nella materia e “dominarla”, “controllarla”  sviluppando progressivamente quello che definiamo “ego”.
All’inizio questa forza che possiamo a ragione definire “brutale”, “animale” era comunque qualcosa di puro, di ingenuo, di naturale… di funzionale alla vita.
Poi, nel tempo, con l’arrivo dello sviluppo delle facoltà mentali, è stato reso possibile incanalare questa forza in modo diverso e, in funzione del così detto libero arbitrio, ci è stata data la possibilità di scegliere come utilizzare tale forza. Il che, come possiamo notare (se ci è dato di vederlo soprattutto negli ultimi anni)… questa forza spesso è stata usata al servizio dell’ego, dell’interesse personale interferendo con la sua naturale inclinazione che per quanto al servizio individuale è sempre, allo stesso tempo, al servizio del collettivo in quanto, per natura, in armonia col tutto.
Un concetto davvero difficile anche solo da comprendere dopo tutto il secolare/millenario condizionamento acquisito specie a carico delle religioni e della loro devastante influenza culturale [attenzione perché qui parlo di religione e non della mistica che ne ha costituito lo sviluppo primordiale e ancora oggi offre valide indicazioni per vivere incanalando correttamente le forze] .
Risulta davvero difficile al giorno d’oggi comprendere che qualcosa si possa utilizzare per il proprio proposito e nello stesso tempo al servizio dell’altro. Si chiama Sano Egoismo o, in altro modo, Integrità.
Basta osservare la difficoltà di chi approccia il mondo spirituale con ancora tantissimi – controproducenti – pregiudizi e fraintendimenti nel rapporto con la Materia. Come se lo Spirito escludesse la Materia e viceversa. La difficoltà se non impossibilità di fare qualcosa per sé e solo per sé perché giudicato come “male”, “a scapito dell’altro”. Il che, senza tante parafrasi spirituali, e in perfetta frequenza col transito, significa non aver capito un emerito cazzo di niente!
Poniamo fine all’assurdità mentale che povero significa puro, elevato, santo così come il dover rinunciare per potersi elevare spiritualmente.
Povero significa solamente povero e non è certo una strada per il Risveglio se per povertà significa solo aver poco o nulla nella materia.
Se quella povertà materiale non è sorretta e fortemente voluta da una precisa lavorata consapevolezza… quella povertà è solo triste ignoranza e  miseria.
Se la tua povertà materiale è solo frutto di un’ auto-imposizione condizionata da credenze e convinzioni limitanti che non hanno minimamente relazione con la Naturale Abbondanza dell’Unicità e anzi ti ci allontanano… allora significa che non sei povero ma ricco: ricco, ricchissimo di totale ignoranza e sconfinata miseria. Non sei povero… ma un poveretto!
Se il tuo Spirito non si manifesta nella Materia (il che implica anche avere soldi e risorse) non serve a nulla: non di certo in un proposito incarnato nella Forma. Non è che sei spirituale se non chiedi soldi o ne chiedi pochi per l’uso della tua forza/energia. Sei un poveretto.
Sempre considerando che tutto riguarda non il COSA ma il COME. Non è questione se hai soldi o meno ma COME li usi.
Una sana mentalità non è quella di avere meno soldi o rinunciarvi per ostentare la propria “illuminazione” contribuendo a realizzare così un mondo sempre più povero, ma avere più soldi per essere più utile e funzionale ad un vero risveglio che per natura è un Risveglio all’Abbondanza. E se proprio, aver più soldi ti servono a mettere più lampioni che almeno offrono di sicuro più luce rispetto al tuo livello di coscienza che è convinto di doversi annullare per funzionare al meglio. Coglione!
Non mi metto neanche a discutere che i soldi sono pezzi di carta che non hanno valore se non il valore che noi gli diamo e che possiamo fabbricarne in quantità pressoché infinita… se solo fossimo intelligenti e avessimo ancora la possibilità di stamparli autonomamente in casa nostra invece che continuare ad indebitarci all’infinito presso una Banca Privata. Mega coglioni che non siamo altro!
Ma come possiamo pensare che una Banca Privata faccia l’interesse del Bene Comune? Bisogna essere veramente Coglioni!
[utilizzo di proposito certe espressioni col pretesto di sfogare o meglio trasformare certe rabbie represse in un messaggio spero utile e costruttivo cogliendo anche occasione per indicare che questo transito parla anche di rabbia, frustrazione, violenza, aggressività… Nulla che si può giustificare se utilizzato in modo improprio ovvero inconsapevole ma utilizzato con coscienza può essere utile… a te che trasformi tutto questo e a chi lo riceve se lo sa accogliere].
Come spesso ho già citato, avere un distorto rapporto con i soldi significa avere un distorto rapporto con la vita, inteso con le proprie radici, con i propri genitori. Come ci ha insegnato il transito precedente i soldi non sono tutto ma questo non significa di certo evitarli o disprezzarli perché sono comunque una manifestazione della propria energia, dei propri talenti. L’Abbondanza non è di certo quantificabile con i soldi ma non esclude di certo la possibilità di attirarli e di farne buon uso per sé e per gli altri.
Ma su questo tema non sento di dilungarmi in questa sede e lascio ad ognuno le sue considerazioni ed esperienze specie sotto il transito Plutoniano delle limitazioni (Porta 60) che, in questi anni, è specializzato a chiarirci molto bene la corretta relazione da attuare tra Spirito e Materia; della serie: o la capisci o la capisci.

Ad ogni modo il tema su cui concentrarci è l’uso corretto della nostra energia, delle nostre risorse. Spirito e Materia. Spirito nella Materia. Materia come manifestazione di Spirito.
Un uso che, per natura, non può essere al servizio delle forze anti-coscienza (ammesso che ci sia qualcosa di “anti” nell’Universo) ma è donato al servizio del Sé. Dove l’uso corretto non è nulla di mentale e di ragionato/calcolato/pianificato succube di aspettative e paure ma è qualcosa che fluisce naturalmente da dentro di noi in risposta alla situazione che siamo chiamati a vivere (che attiriamo per evolvere). Sempre e comunque nel rispetto della nostra Strategia e Autorità che hanno esattamente la funzione di connetterci al nostro bio-veicolo e utilizzarlo secondo Natura ma filtrando il suo utilizzo (al servizio della vita) attraverso la nostra consapevolezza testimoniante. Questo è il nostro proposito.
Qualcosa che non si limita a riuscire a sopravvivere, né si limita ad essere soddisfatti di quello che facciamo. Qui il punto d’arrivo è essere consapevoli di essere soddisfatti di quello che facciamo: del nostro ruolo, senso, scopo Qui, Adesso.

Decisamente molto interessante e significativo (non a caso) che in questa settimana dove c’è questo transito che ci chiama ad un uso corretto (consapevole) della nostra energia/forza, Giove entra nell’esagramma 27 che è la Porta della Cura, del Nutrimento. [Dal 26 novembre al 4 febbraio]
Nello specifico Giove entra nella Porta 27 in linea 6 che parla di Cautela.
Come a volerci avvisare che questo Grande Potere che ci viene dato è da utilizzare con Cautela affinché possa essere di autentica efficace cura e nutrimento/potenziamento.
I transiti sembrano ricordarci che non dobbiamo mettere in dubbio o in discussione l’esistenza del nostro potere personale ma ricordarci di saperlo usare correttamente ovvero in modo consapevole da cui un uso cauto/appropriato… in pratica equo/non eccessivo.
Significa usare correttamente le nostre energie per appagare i nostri bisogni ma al punto tale che questo uso non sia sbilanciato né eccessivamente alla ricerca di appagare solo i bisogni dell’ego, né indiscriminatamente in un eccesso di generosità che ci esaurisce le risorse ed è comunque, nel profondo oltre la superficie, una manifestazione egoica/distorta della nostra natura (un bisogno di dimostrare a noi stessi e all’altro quanto siamo generosi).

Usare correttamente il nostro potere significa rispondere alla situazione con la nostra unicità: senza reagire e senza subire.
Senza cadere nell’impetuoso uso della violenza, in forme di ostentato machismo, né tantomeno in una silente sottomissione.
Non dobbiamo farci dominare dai nostri bassi istinti ma non dobbiamo neanche sottometterci al potere degli altri (partendo dal non farci sottomettere dal potere che noi stessi diamo alla mente)
Il nostro compito è agire in risposta al nostro sentire, quanto più autentici nel manifestare – con integrità –  la nostra verità.

E come ci suggerisce il transito con Venere nella Porta 57 (la chiarezza intuitiva del corpo), questo potere è ben manifestato quando è guidato dall’intelligenza del nostro corpo. Sicché fidiamoci del nostro corpo che sa esattamente come manifestare il suo pieno potenziale in accordo alle Leggi della Natura.

Il nostro potere è manifestarci come noi stessi: manifestare la nostra unicità e così offrire il nostro contributo creativo che potenzia noi stessi e gli altri.

Buon uso consapevole del tuo Potere Creativo in risposta alla Vita, PER la Vita.

Individualmente Insieme.

In copertina un grande mito dei fumetti degli anni’80: Kenshiro.
Non mi metto neanche a descrivere il personaggio e i suoi compagni di viaggio e nemici perché impiegherei ore ma di sicuro nel mio immaginario Ken come discendente della millenaria e micidiale (nonché divina) scuola di arti marziali di Hokuto è simbolo di cosa significa sprigionare un enorme potere condotto dallo Spirito al servizio del Bene Comune.
Non potevo non inserirlo in questo transito ricordandoci come questo potere sia stato ben manifestato nella realtà da un altro grande guerriero di Spirito: Bruce Lee che, non a caso, aveva in dotazione un bio-veicolo col Canale del Carisma.

 

 

Il potere è grande solo quando la sua manifestazione o il suo uso servono al bene comune.
- Porta 34, I Ching del Rave -
Just Now 23.11.23
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